I professionisti addebitano la cassa previdenziale anche ai clienti esteri

    L'inclusione delle prestazioni di consulenza effettuate da soggetti Iva residenti in Italia nei confronti di committenti Ue ed extra-Ue nel volume d'affari, introdotto a partire dal 1° gennaio di quest'anno, comporta l'assoggettamento anche di questi compensi alla contribuzione dovuta alle casse professionali. Pertanto, per evitare di essere colpiti direttamente dalla nuova maggiorazione, la rivalsa del 2% o del 4%, già di norma applicata ai clienti nazionali, dovrà essere addebitata anche al committente straniero.  Rimangono esentate le fatture già emesse, e non ancora incassate, mentre se, al posto delle fatture sono stati emessi nel 2012 i preavvisi (senza il contributo) e questi non sono ancora stati pagati, si consiglia di annullarli e di riemetterli nel 2013 (con la maggiorazione della Cassa), in quanto il loro pagamento quest'anno comporta l'emissione della fattura con l'applicazione del contributo integrativo. Non saranno invece obbligati a indicare il contributo integrativo nelle consulenze effettuate a committenti esteri i professionisti sprovvisti di una propria Cassa di previdenza, cioè quelli iscritti alla gestione separata Inps. Solo se c'è accordo tra le parti, infatti, è possibile addebitare in fattura la maggiorazione di natura previdenziale del 4%. Fonte: il Sole 24 Ore